“LE BARRIERE DELLA SORDITÀ: L’ACCESSO ALLE RISORSE PER IL TRATTAMENTO

DELLE IPOACUSIE GRAVI E PROFONDE”

Questo il titolo di una tavola rotonda che farà il punto sulla perdita dell’udito e sulla revisione dei Livelli Essenziali di Assistenza nell’ambito del 104° Congresso Nazionale della SIO

Per il Ministero della Salute Campania, Calabria, Molise, Puglia e Sicilia sotto i minimi di adempienza

 

Sorrento, 22 maggio 2017. Riuscirà la recente revisione dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) a dare un effettivo miglioramento alla qualità del sistema sanitario nazionale e, di conseguenza, alla salute dei pazienti con problemi uditivi? Questo l’interrogativo su cui medici, ricercatori, pazienti e Istituzioni discuteranno giovedì prossimo a Sorrento (Napoli) durante la tavola rotonda intitolata “Le barriere della sordità: l’accesso alle risorse per il trattamento delle ipoacusie gravi e profonde” nell’ambito del 104° Congresso Nazionale della Società Italiana di Otorinolaringologia e Chirurgia Cervico-Facciale (Hilton Palace, ore 12.30).

Il congresso, che torna in Campania dopo oltre quarant’anni, coinvolgerà 1.500 partecipanti, provenienti da tutte le regioni d’Italia. Fra le tematiche affrontate, la sordità e i disturbi gravi dell’udito sono di assoluta attualità: secondo l’ANIFA (Associazione nazionale imprese, importatori e fabbricanti audioprotesi) sono oltre 7 milioni le persone che soffrono di sordità, ma solo il 25% porta un dispositivo acustico (rispetto al 30% degli europei).

Per la prima volta nella storia della manifestazione, questa tavola rotonda consentirà alle associazioni dei pazienti di confrontarsi con i pubblici amministratori e con la comunità scientifica sull’accesso alle tecnologie di ultima generazione per la cura della sordità e sull’omogeneità delle terapie e delle risorse in un paese in cui il divario fra Nord e Sud è ancora evidente: secondo il Ministero della Salute (dati relativi al biennio 2015-2016) alcune regioni meridionali non raggiungono il punteggio minimo di adempienza previsto dai LEA, pari a 160 punti, e cioè Campania (99 punti), Calabria (147 ), Molise (156), Puglia (155) e Sicilia (153).

“Quest’anno – spiega il prof. Carlo Antonio Leone, presidente del congresso – abbiamo voluto dedicare una sessione specifica all’accesso alle risorse per il trattamento delle ipoacusie gravi e profonde, per fare il punto su cambiamenti, vantaggi e svantaggi introdotti dalla revisione dei LEA. Alla tavola rotonda parteciperanno, oltre a panelist di rilievo, rappresentanti delle Istituzioni e delle associazioni pazienti. Il tema è di assoluta attualità e rappresenta una novità per il congresso che si apre così al pubblico dei non addetti ai lavori con un messaggio di sensibilizzazione”.

Mentre la medicina e le Istituzioni italiane discuteranno a Sorrento di problemi uditivi e LEA, la comunità scientifica internazionale attenderà la risoluzione della World Health Assembly (WHA), organismo che fa parte della World Health Organization (WHO), finalizzata alla creazione di un piano di azione in ottica globale, per il contrasto delle perdite uditive attraverso prevenzione, interventi e trattamenti. La risoluzione, che dovrebbe essere firmata dai 192 paesi aderenti, ha un’importante valenza socio-culturale poiché rinforza l’evidenza che la perdita uditiva sia una priorità per la salute pubblica e richiede a ogni governo massima attenzione nello sviluppo di azioni per combattere un disturbo sempre più diffuso.

Ufficio Stampa Cochlear Italia

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